Quando un’azienda si trova in difficoltà e non può far lavorare tutti i dipendenti, esiste un sostegno che evita di lasciare le persone senza reddito: la Cassa Integrazione Guadagni.
La Cassa Integrazione è un ammortizzatore sociale che interviene quando il lavoro viene sospeso del tutto o ridotto per cause temporanee o per crisi più serie.
Il rapporto di lavoro non si interrompe: il dipendente resta assunto, ma una parte della retribuzione viene sostituita da un’integrazione salariale.
Chi può ricorrere alla Cassa Integrazione
Alla Cassa Integrazione possono ricorrere imprese che affrontano cali di produzione, ordini in diminuzione, guasti o eventi esterni, riorganizzazioni, crisi di mercato, oppure, nei casi più gravi, percorsi che portano alla chiusura o alla riduzione strutturale dell’attività.
Prima di chiedere l’intervento, l’azienda deve informare i lavoratori e le rappresentanze sindacali e seguire le procedure previste.
La differenza tra CIGO e CIGS
Con CIGO si indica la Cassa Integrazione ordinaria, che copre sospensioni o riduzioni temporanee come un fermo macchina, un calo improvviso degli ordini, eventi meteo, situazioni che l’impresa prevede di superare. La CIGO può durare fino a tredici settimane consecutive e, in presenza dei requisiti, essere prorogata fino a un tetto massimo complessivo che può arrivare a cinquantadue settimane nell’arco del periodo di riferimento.
La Cassa Integrazione straordinaria (CIGS) entra in gioco nelle situazioni più complesse, quali ristrutturazioni, crisi aziendali di maggiore entità, contratti di solidarietà, procedure per cessazione o riduzione definitiva. La durata varia in base al motivo; la normativa fissa dei limiti complessivi e richiede autorizzazioni più articolate.
Come funziona la Cassa Integrazione
L’azienda presenta domanda alla sede competente INPS (per alcune causali CIGS interviene anche il Ministero).
In molti casi anticipa ai dipendenti l’importo dell’integrazione, poi chiede il conguaglio all’INPS; in altri casi l’INPS paga direttamente.
I lavoratori possono controllare gli accrediti e lo stato delle pratiche tramite il portale o l’app INPS.
Durante la Cassa Integrazione si mantiene il rapporto di lavoro, i diritti sindacali e l’obbligo di rendersi disponibili a riprendere l’attività se l’azienda richiama.
Cosa fare se sei un lavoratore e l’impresa si ferma
È bene che il lavoratore conservi buste paga e comunicazioni aziendali, verifichi in quale tipo di Cassa rientra, controlli il pagamento sul sito INPS e segnali eventuali anomalie.
Da ricordare che la Cassa Integrazione copre solo una parte della retribuzione piena, quindi può essere inferiore allo stipendio abituale.
Cosa fare se sei un’azienda e la tua impresa si ferma
L’azienda deve muoversi per tempo: avviare la consultazione sindacale, raccogliere dati sul calo delle ore, predisporre documenti, inviare la domanda nei termini previsti. Eventuali ritardi o imprecisioni nelle procedure possono rallentare l’erogazione dei pagamenti o gravare sul bilancio dell’impresa.














