Diritto Penale

Diritto Penale spiegato da Buggea & Melendez

Lo Studio legale Buggea & Melendez offre servizi di consulenza legale e di assistenza in udienza in tutte le aree del diritto penale “classico”, nonché dell’economia, del lavoro e dell’impresa in genere.

Lo Studio legale Buggea & Melendez di Roma ha una vasta esperienza, maturata in anni di difese e compliance aziendali.

L’assistito potrà ricevere supporto durante tutto l’iter processuale, dal suo inizio con una denuncia-querela o con la notifica di un avviso di garanzia.

Data l’estrema importanza degli interessi in gioco – primo fra tutti, la libertà personale dell’assistito – la tutela offerta è anche stragiudiziale e preventiva

Disponendo di una struttura con competenze specifiche ed integrate nelle principali aree del diritto penale giudiziale, lo studio legale Buggea & Melendez fornisce assistenza nei seguenti settori:

  • Reati Contro la Persona e il Patrimonio
  • Reati societari e di bancarotta
  • Reati tributari
  • Colpa Medica
  • Diritto penale assicurativo
  • Diritto penale di famiglia
  • Stalking
  • Reati informatici
  • Risarcimento per errore giudiziario
  • Indennizzo per Ingiusta Detenzione
  • Responsabilità degli Enti per i reati degli amministratori e dei dipendenti ai sensi del D.Lgs.231/01
Avvocato penalista a Roma Alberto Buggea

FAQ | Diritto Penale
Le domande più frequenti dei nostri assistiti

Il diritto penale è una parte del diritto pubblico che disciplina i fatti costituenti reato. In particolare, il diritto penale riguarda le norme contenute nel codice penale e nelle leggi speciali che individuano le cc.dd. fattispecie di reato e le relative sanzioni penali previste per reprimerle e prevenirle. Le sanzioni penali, detentive o pecuniarie, o le misure di sicurezza sono applicate alla fine del procedimento penale
Nel codice penale, sono comprese tutte quelle condotte che lo Stato – inteso come emanazione della volontà popolare in un determinato periodo storico – ritiene così lesive, non solamente dell’interesse della parte offesa, ma dell’intera struttura sociale da dover essere punite e non solamente regolate.
Usualmente si prende ad esempio la rapina. L’utilizzo della violenza al fine di appropriarsi di un bene altrui è percepita come una violazione così atavica del patto sociale che il ravvedimento del reo (la riconsegna del bene sottratto) non estingue la punizione. Il colpevole dovrà comunque essere sottoposto alla pena a fini rieducativi.
Quando la notizia di un reato perviene, quindi, all’attenzione dello Stato si genera l’obbligo da parte dello Stato di punire la trasgressione.
La pretesa punitiva di uno Stato di diritto, purtuttavia, non può esplicarsi direttamente nell’esecuzione della pena, come può succedere in uno stato dittatoriale.
È necessario applicare dei protocolli per essere certi che sia stato commesso un reato, che l’indagato sia colpevole e che l’eventuale pena sia congrua alla lesione dell’interesse statale.
Quest’insieme di protocolli atti alla corretta irrogazione della pena vanno a formare il codice penale e di procedura penale.
Tramite l’applicazione della legge il Pubblico Ministero dovrà dimostrare ad un Giudice terzo predeterminato dalla legge ed imparziale l’avvenuto reato, la colpevolezza di un soggetto e la corretta misura della pena da irrogare.
Seppure si ritenga che l’obbligo del PM non sia quello di accusare ma di ricercare la verità, tale aspirazione spesso viene frustata dalle comuni passioni umane.
È necessario che a difesa del cittadino si schieri un avvocato penalista, ovvero un tecnico, un difensore di fiducia che, esperto della materia, vigili sulla corretta applicazione della legge nell’unico interesse dell’indagato/imputato.

La querela deve essere presentata nel termine perentorio di tre mesi dalla notizia del fatto che costituisce il reato (art. 124 c.p.)
Il termine decorre dalla data di conoscenza del fatto da parte della persona offesa.
In alcuni casi, tassativamente determinati dalla legge, si prevede un termine più ampio. Per i reati di stalking (Art. 612-bis c.p.), di violenza sessuale (art. 609-bis c.p.) e di atti sessuali con minorenne (art. 609-quarter c.p.), il codice penale prevede un termine per la proposizione della querela di sei mesi.

La denuncia è uno dei mezzi attraverso il quale il Pubblico Ministero o la polizia giudiziaria prendono conoscenza di un fatto costituente reato. Ai privati cittadini è concessa la facoltà di presentare denuncia oralmente o per iscritto (art. 333 c.p.p.). Nel caso di denuncia, il procedimento si avvia d’ufficio, cioè senza che la persona offesa dal reato chieda personalmente la punizione dell’autore del reato stesso.
Per poter invece procedere in ordine ad alcuni reati specifici, ovvero quelli c.d. procedibili a querela di parte, la legge richiede una ulteriore condizione di procedibilità che consiste nella cosiddetta querela. Per querela si intende la manifestazione di volontà della persona offesa che si proceda in ordine ad uno specifico reato e che venga punito l’autore dello stesso (artt. 336 e ss. c.p.p.), la c.d. istanza di punizione. Anche la querela può essere presentata oralmente (e in questo caso si redige un verbale per iscritto ad opera dell’autorità che la riceve), e può essere anche rimessa o rinunciata, se non è stata ancora presentata.

E’ possibile richiedere alla Procura della Repubblica, presso cui è stata presentata la denuncia-querela, la comunicazione di eventuali procedimenti penali pendenti ove il querelante è persona offesa dal reato.

Essere persona offesa dal reato significa aver subìto una lesione dei propri diritti a causa di una condotta che costituisce reato. Il danneggiato civilmente dal reato, invece, è colui che subisce un danno di natura patrimoniale o non patrimoniale, ma comunque economicamente apprezzabile, come conseguenza della commissione del reato.

Se si è persona offesa dal reato o danneggiato dal reato, per ottenere il risarcimento del danno derivante dal reato, si hanno due possibilità alternative:
1) la prima è quella di costituirsi parte civile nel procedimento penale.
2) la seconda possibilità consiste nell’instaurare un procedimento civile per responsabilità da fatto illecito (art. 2043 c.c.) avanti al Tribunale civile.

E’ possibile venire a conoscenza della pendenza di un procedimento penale a proprio carico in diversi modi. Uno di questi, qualora si sospetta di essere indagati o qualora serva un’attestazione per motivi di lavoro e/o studio, è quello di richiedere alla Procura della Repubblica di conoscere l’eventuale iscrizione della notizia di reato a proprio carico. Solitamente l’attestazione ex art. 335 c.p.p. viene richiesta dal proprio difensore di fiducia. Tuttavia non tutte le notizie di reato sono suscettibili di comunicazione.

L’elezione di domicilio ex art. 161 c.p.p. è l’atto con il quale la persona indagata o l’imputato indica all’autorità giudiziaria il luogo in cui intende ricevere le notifiche del procedimento penale.
L’elezione di domicilio, più di frequente, viene effettuata nel corso delle indagini preliminari, con l’informazione di garanzia (art. 369 c.p.p.) quando viene richiesta la presenza dell’indagato per il compimento di uno specifico atto o contestualmente alla notifica del primo atto del procedimento penale.

Se la persona ha sporto denuncia-querela e ha dichiarato di voler essere avvisato . in caso di formulazione di richiesta di archiviazione da parte del P.M., riceverà l’avviso di deposito della richiesta di archiviazione ex art. 408 c.p.p., qualora la notizia di reato sia infondata o non vi sono elementi per sostenere l’accusa in giudizio.
La persona offesa potrà a questo punto entro venti giorni presentare opposizione alla richiesta di archiviazione avanzata dal Pubblico Ministero, indicando gli elementi di investigazione suppletiva e gli elementi di prova, eventualmente non raccolti o non opportunamente valutati dal P.M.
Il termine è fissato in venti giorni, ma vi sono previsti termini più ampi per i reati commessi con violenza alla persona e per il furto in abitazione o con strappo.
A decidere sulla opposizione sarà il G.I.P., ovvero il Giudice per le indagini preliminari.

E’ un avviso con il quale l’indagato viene informato che le indagini preliminari a proprio carico sono state concluse e che il fascicolo contenente gli atti di indagine è a disposizione dell’indagato e del suo difensore.
L’avviso ex art. 415 bis c.p.p. deve essere notificato obbligatoriamente all’indagato e al proprio difensore di fiducia o, in assenza di quest’ultimo, ad un difensore d’ufficio appositamente nominato.
L’avviso di conclusione delle indagini preliminari, inoltre, costituisce il primo atto di interlocuzione difensiva con il Pubblico Ministero, in quanto entro venti giorni dalla notifica si possono produrre memorie e/o documenti e presentare richiesta di interrogatorio.

Si acquista la qualità di indagato nel momento in cui una persona è iscritta nel “Registro delle notizie di reato” (art. 335 c.p.p.)
Si diventa imputati quando nei propri confronti viene emessa la richiesta di rinvio a giudizio, oppure di giudizio immediato o di decreto penale di condanna, di decreto di citazione diretta a giudizio, di decreto di applicazione della pena, ovvero il decreto di giudizio direttissimo (art. 60 c.p.p.)

Avvocato Penalista a Roma

L’avvocato penalista a Roma è un professionista esperto in diritto penale che si occupa della difesa dei propri clienti, sia indagati, imputati cioè delle persone accusate di aver commesso il reato, sia della persona offesa. L’attività svolta dall’avvocato penalista include:

  • consulenza legale: l’avvocato penalista fornisce una consulenza legale ai propri clienti sia ricevendo la persona offesa dal reato per la presentazione di una denuncia-querela, e l’indagato che ha ricevuto una prima comunicazione da parte della Procura della Repubblica.
  • rappresentanza in Tribunale: è il luogo dove un avvocato penalista ha la massima espressione. L’avvocato penalista rappresenta il proprio cliente in Tribunale che deve difendersi da un’accusa, sia durante le indagini preliminari che nel corso del processo penale (udienza preliminari e dibattimento). In queste fasi, l’avvocato penalista ha il compito di difendere il proprio cliente e di cercare di dimostrare la sua innocenza.
  • elaborazione della strategia difensiva: l’avvocato penalista elabora una strategia difensiva efficace per il proprio cliente, valutando le prove a disposizione e cercando di individuare eventuali punti deboli dell’accusa. L’avvocato penalista può anche raccogliere le prove a difesa dell’indagato o imputato mediante le c.d. investigazioni difensive.
  • analisi delle prove: l’avvocato penalista analizza le prove dell’accusa raccolte dal Pubblico Ministero e le prove raccolte dall’avvocato penalista con le investigazioni difensive, cercando di dimostrare l’innocenza del proprio cliente o di minimizzare le conseguenze del reato di cui è accusato.
  • assistenza durante le misure cautelari: è la fase più delicata dell’assistenza dell’avvocato penalista. Se il proprio cliente è in custodia cautelare in carcere o agli arresti domiciliari l’avvocato penalista può fornire assistenza legale durante la detenzione, cercando di garantire i diritti del proprio cliente.

 

In sintesi, l’avvocato penalista svolge un ruolo cruciale nella giustizia penale, garantendo il diritto alla difesa per tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro condizione sociale o dal reato di cui sono accusati. Grazie alla sua competenza e alla sua esperienza, l’avvocato penalista può aiutare il proprio cliente a ottenere la giusta tutela dei propri diritti e a difendersi in modo efficace contro le accuse a lui mosse.

Quando rivolgersi ad un avvocato penalista?

Ci si deve rivolgere ad un avvocato penalista in molte situazioni:

  1. Quando si è accusati di un reato: se sei stato accusato di un reato, hai il diritto di difenderti e di essere assistito da un avvocato penalista che possa rappresentarti e proteggere i tuoi diritti.
  2. Quando sei vittima di un reato: se sei vittima di un reato, un avvocato penalista può assisterti nella presentazione di una denuncia o una querela e può rappresentarti come parte civile per ottenere un risarcimento danni.
  3. Quando si è convocati in Procura o in Tribunale: se sei stato chiamato ad essere interrogato dal P.M. o sei stato citato in giudizio in un procedimento penale, un avvocato penalista può assisterti nella tua difesa e a rappresentarti
  4. Quando si è sottoposti a indagini penali: se sei sottoposto a indagini penali, un avvocato penalista può assisterti nel comprendere la tua posizione giuridica e proteggere i tuoi diritti durante il procedimento.

 

In generale, è opportuno rivolgersi ad un avvocato penalista a Roma e non solo, anche in via preventiva per una consulenza per comprendere se si è indagati o se si è commesso un reato. Un avvocato penalista esperto di diritto penale può fornire una consulenza giuridica, valutare il caso e consigliare sulle alternative del procedimento penale e rappresentarti nel processo penale

Avvocato penalista: quali sono i reati di cui si occupa

Un avvocato penalista a Roma ed in Italia, opera per regolare i rapporti tra la Procura della Repubblica, il Tribunale e i cittadini. Può intervenire sia nel corso di un’indagine del P.M., sia nella presentazione di una denuncia-querela della persona offesa e nella costituzione di parte civile per ottenere un risarcimento danni. L’avvocato penalista può occuparsi di diverse tipologie di reati. Per fare degli esempi, abbiamo indicato un elenco dei reati trattato dallo Studio Buggea & Melendez:

  • reati societari e di bancarotta
  • stalking
  • diffamazione
  • concussione e corruzione
  • furto
  • rapina
  • peculato
  • colpa medica
  • appropriazione indebita
  • maltrattamenti in famiglia
  • estorsione
  • abusi edilizi
  • violenza sessuale
  • reato di cyberbullismo
  • omicidio stradale
  • guida in stato di ebbrezza
  • reati contro il Codice della Strada
  • rissa
  • truffe a danni di privati o dello Stato
  • responsabilità degli Enti per i reati degli amministratori e dei dipendenti ai sensi del D.Lgs.231/01

Quanto costa l’Avvocato Penalista a Roma ed in Italia?

Il costo di un avvocato penalista può variare notevolmente a seconda dei casi: il reato di cui una persona è accusata, la complessità del caso, l’esperienza dell’avvocato, la durata del processo. La tariffa dell’avvocato penalista a Roma ed in Italia è stabilita dal Decreto Ministeriale n. 147 del 13 agosto 2022 che ha previso le nuove tariffe forensi in materia penale, ma.può essere stabilita in modo differente a seconda del caso e concordata con l’avvocato. Lo stato inoltre ha previsto l’istituto del gratuito patrocinio. Il gratuito patrocinio riconosce all’indagato, all’imputato, alla persona offesa ed al danneggiato dal reato la possibilità di nominare un difensore di fiducia senza sostenere alcun costo o spesa. Sarà lo Stato a pagare le somme dovute all’avvocato penalista per le attività difensive svolte in favore del proprio assistito. Il gratuito patrocinio può essere riconosciuto solo a persone che si trovino che hanno un reddito imponibile ai fini IRPEF non superiore a 12.838,01 Euro. Ai fini dell’ammissione al gratuito patrocinio, si sommano i redditi di tutto il nucleo familiare, non solo quelli del coniuge ma anche del convivente di fatto: in questo caso viene aumentato di 1.032,91 euro per ciascuna persona convivente.

Gratuito patrocinio e violenza di genere.

Il decreto legge 20 febbraio 2009 n. 11 (“Misure urgenti in materia di sicurezza pubblica e di contrasto alla violenza sessuale, nonche’ in tema di atti persecutori”) ha riconosciuto alle vittime di reati di natura sessuale (artt. 609-bis, 609-quater e 609-octies c.p.) e stalking (612 bis c.p.) la possibilità di usufruire del gratuito patrocinio a prescindere dai limiti di reddito previsti dalla disciplina ordinaria. Sono ammessi al gratuito patrocinio, senza limiti reddituali la persona offesa dai seguenti reati: articoli 572 (maltrattamenti in famiglia), 583-bis (pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili), 609-bis, 609-quater, 609-octies (violenza sessuale) e 612-bis (atti persecutori), nonché, ove commessi in danno di minori, dai reati di cui agli articoli 600 (riduzione in schiavitù), 600-bis (prostituzione minorile), 600-ter (pornografia minorile), 600-quinquies (iniziative turistiche volte allo sfruttamento della prostituzione minorile), 601 (tratta di persone), 602 (acquisto e alienazione di schiavi), 609-quinquies (corruzione di minorenne) e 609-undecies (adescamento di minorenni).

In altri termini, la persona offesa di questi reati potrà richiedere l’ammissione al gratuito patrocinio senza limiti di reddito.

buggea e melendez

Se hai necessità di un avvocato a Roma e di assistenza e consulenza legale puoi rivolgerti allo studio legale Buggea & Melendez, nel rione Ludovisi a Roma Nord che ti seguirà con professionalità e competenza

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Non esitare a contattare lo Studio Legale Buggea & Melendez se hai bisogno di Consulenza Legale a Roma. Gli Avvocati Alberto Buggea e Iacopo Melendez, sapranno seguire la tua problematica con attenzione, fornendoti tutto il supporto necessario al fine di risolvere al meglio ogni situazione.

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